Yoga Nidra: il sonno dinamico che rigenera

DSC_0135-5La pratica di Yoga Nidra è stata concepita da un monaco indiano, Swami Satyananda Saraswati, circa 60 anni fa, si basa su un rilassamento profondo guidato che permette di aumentare la consapevolezza dell’individuo.

La sessione si svolge da sdraiati o comunque in posizione comoda, dura circa 1 ora e bisogna seguire mentalmente le indicazioni dell’insegnante. Queste si basano fondamentalmente sulla percezione del corpo, dello spazio che si occupa ma comprende anche visualizzazioni eteree che produrranno un’esperienza profonda a vari livelli dell’essere.

Il processo accade in maniera naturale, poiché la mente, si allontana gradualmente dagli stimoli sensoriali, rivolgendosi all’interno: ciò la rende molto percettiva e risveglia una concentrazione direzionata. Permettendo in questo modo non solo un maggiore sviluppo della memoria ma anche un profondo cambiamento delle proprie abitudini. Ci verrà proposto di formulare un Sankalpa, ossia piantare un seme del cambiamento all’interno della propria mente, che durante la pratica di yoga nidra, diventa un terreno fertile e in grado di far crescere i semi delle buone intenzioni, facilitando così il raggiungimento dei propri propositi.

Il sonno dinamico è indicato a chi ha voglia di cambiare qualcosa nella propria vita, come: accrescere la fiducia in se stessi, avere successo nel proprio lavoro, oppure modificare cose più pratiche come smettere di fumare. Se l’intenzione viene affermata con consapevolezza e convinzione durante lo yoga nidra, sarà più facile modificare le proprie abitudini.

La pratica segue dei punti fondamentali:

Rilassamento iniziale
In questa fase ci si sdraia in posizione comoda e s’inizia a portare l’attenzione al proprio corpo.

I° Risoluzione (Sankalpa)
Si pianta il seme del cambiamento, è una parte molto importante della pratica, quindi è fondamentale sceglierlo accuratamente.

Rotazione della coscienza
Si parte dal rilassamento fisico focalizzando l’attenzione alle differenti parti del corpo, ascoltando la voce guida e cercando di percepire le parti del corpo indicate, fino a spostando la coscienza verso l’interno.

Risveglio di sensazioni opposte
Si cerca di stimolare sensazioni come il freddo e il caldo, la gioia e la paura, in questo modo si armonizzano i due emisferi opposti del cervello, vengono stimolate delle funzioni inconsce, permettendo di rilassare le tensioni emozionali.

Visualizzazioni
Le visualizzazioni possono essere esterne o interne al nostro corpo, dipende dal livello di concentrazione sviluppato dal praticante, è l’ultimo stadio dello yoga nidra e permette il rilassamento mentale, aumenta la consapevolezza del sè e conduce ad uno stato di meditazione.

II° Risoluzione (Sankalpa)
In questa fase la mente è molto più ricettiva e la ripetizione del sankalpa permette al praticante di modificare il proprio atteggiamento, comportamento e destino.

Conclusione
La pratica di Yoga Nidra termina in maniera dolce, riportando gradualmente l’attenzione alle sensazioni del corpo, fino al risveglio completo.

L’effetto di 40′ di pratica corrispondo a circa 4 ore di sonno profondo, la sensazione di benessere è immediata. Durante il rilassamento può capitare di sentire dolori in alcune parti del corpo o visualizzare colori o percepire sensazioni di freddo e altri stati d’animo particolari. Bisogna considerare che si lavora in maniera molto profonda ed ogni individuo può percepire sensazioni differenti in base al proprio vissuto. Si lavora con le energie più sottili, è in grado di eliminare tensioni, insonnia, lavorando sul sistema nervoso ed endocrino, è adatto a chi soffre d’ansia e depressione poiché agisce sulla struttura emozionale.

Prossimi incontri:

Scopri lo Yoga Nidra
Sabato 7 novembre dalle 15:00 alle 16:30
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Percorso di approfondimento Yoga Nidra
5 incontri dal 14 novembre
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